Strategia in Tempo Reale 
TZAR - Excalibur e il Re Artù

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Memorandum dell'Arcivescovo di Canterbury

Estratti adattati in italiano moderno dell'opera: 

Memorandum delle gesta e delle vicende di nostro signore Artù, Re dell'Inghilterra, scritte dat terzo arcivescovo di Canterbury, così come le vide o come gli furono raccontate da chi vi assistette 

che possono essere utilizzati come piste per completare la campagna Excalibur e il re Artù.




... È ancora presente nella mia memoria il modo con cui Artù si proclamò, di diritto, re della nostra Santa Terra. 

Artù cercava di ottenere una spada per suo fratello affinchè potesse partecipare al torneo annuale. Andò lesto verso casa sua, ma la trovò chiusa. Chiese, quindi, a degli uomini semplici che stavano tagliando degli alberi se potevano dargli una spada. Questi si fecero beffe di lui, di fronte alla sua richiesta. Negli anni successivi Artù mi confessò che, in ogni caso, gli diedero la chiave per entrare in chiesa e ottenere la spada conficcata nella pietra che si trovava nel cortile... 

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... Assediati in quella piccola fortificazione dalle truppe dei nobili ribelli, ordinó Artù che ogni uomo privo di un arco si rifugiasse per non essere raggiunto da nessuna saetta nemica.  

Le mura della torre sopportavano bene l'avanzamento dei nostri nemici. Ringrazio il Signore perchè potevamo disporre di macchine da assedio che distruggevano le loro prima che potessero danneggiare le mura che ci separavano da una morte sicura. 

Merlino il negromante, dopo aver cercato invano di convincere i nobili ribelli ad accettare Artù come re d'Inghilterra, consigliò, in un momento di confusione del nemico, di attaccare con tutte le nostre forze, comprese quelle curate dalle saette nemiche. Ci siamo diretti verso i nobili ribelli che, sopraffatti dalla nostra spinta e dal nostro coraggio, intrapresero la fuga...

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... Dopo aver catturato i suoi esploratori, siamo riusciti ad ingannare l'esercito nemico costringendolo a ritirarsi attraverso la gola, dove i nostri cavalieri avevano teso un'imboscata. Abbiamo eretto palizzate e torri e costruito macchine da assedio. Tutto l'aiuto fu poco per i nostri coraggiosi arcieri. 

Il bosco, anche se ricco di risorse, non era esente da pericoli, ed esseri usciti dal profondo camminavano ovunque, proteggendo gelosamente le loro ricchezze... 

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...Artù ottenne la spada Excalibur grazie a Merlino il negromante e, nonostante abbiano dovuto affrontare esseri pericolosi, risultarono vincitori per opera di uno scongiuro del mago. 

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...Artù ottenne la spada Excalibur grazie a Merlino il negromante e, nonostante abbiano dovuto affrontare esseri pericolosi, risultarono vincitori per opera di uno scongiuro del mago. 

Sir Balin, Sir Balan e Merlino il negromante catturarono il re Royns, quando questi era accampato davanti alla città di Terrabic, sottomessa all'assedio. L'avventura non fu semplice e dovettero arrivare a lui evitando il nemico, utilizzando un percorso poco transitato. Una volta catturato l'obbligarono a mettersi in un carro e fuggirono di corsa dai cavalieri del re Royns, che già si stavano avvicinando. 

Sir Balin, Sir Balan e Merlino il negromante catturarono il re Royns, quando questi era accampato davanti alla città di Terrabic, sottomessa all'assedio. L'avventura non fu semplice e dovettero arrivare a lui evitando il nemico, utilizzando un percorso poco transitato. Una volta catturato l'obbligarono a mettersi in un carro e fuggirono di corsa dai cavalieri del re Royns, che già si stavano avvicinando. 

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... Dopo la misteriosa scomparsa di Merlino il negromante, la malasorte si accanì sul regno di Camelot, dato che un grande esercito vichingo devastò le nostre sante terre. 

Il Re Artù, accompagnato dalla sua sposa, la regina Ginevra, accorse a fronteggiarli con un esercito. 

La sfortuna volle che, accampati ai margini del fiume Humber, furono sorpresi dai Vichinghi che, coperti dall'oscurità, attaccarono di sorpresa. I coraggiosi soldati donarono la propria vita per proteggere i re e i loro uomini di fiducia, che poterono imbarcarsi su un battello e raggiungere l'altra sponda del fiume, non prima di aver ucciso i re vichinghi.

La sfortuna volle che, accampati ai margini del fiume Humber, furono sorpresi dai Vichinghi che, coperti dall'oscurità, attaccarono di sorpresa. I coraggiosi soldati donarono la propria vita per proteggere i re e i loro uomini di fiducia, che poterono imbarcarsi su un battello e raggiungere l'altra sponda del fiume, non prima di aver ucciso i re vichinghi.

Una delle più pericolose imprese fu quella di controllare il fiume, decisivo per la vittoria, dato che era solcato dai poderosi vascelli nemici, che nelle terre del Nord chiamano drakkars...

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... Poche le avventure pari al riscatto di Sir Lancillotto da parte di Sir Ewain, la strega Nyneve e un gruppo di fedeli. Appena fui riscattato da loro da un posto di guardia a Ovest del castello in cui mi trovavo prigioniero, considerai giusto aiutare i miei salvatori nella loro impresa.   

.Morgana Le Fay protegge gelosamente i segreti del suo castello, specialmente la mappa del suo labirinto. 

Fronteggiammo esseri demoniaci e bestie indescrivibili. Fortuna che ho avuto sempre vicino il mio crocefisso che ci ha protetto in più di un'occasione. Senza dubbio il Signore era con noi.   

Trovammo un paese saccheggiato in cui si celava un portale che dava sull'interno del castello, non senza soffrire la perdita di qualche nostro compagno d'avventura. In seguito scoprimmo che era possibile entrare nel castello per un'altra via, forse meno onerosa in vite umane. 

.Non sappiamo ancora in che modo, all'interno del labirinto, trovammo Excalibur e poi la lugubre cella dove era rinchiuso sir Lancillotto, senza evitare l'incontro con le streghe, i cui poteri erano portentosi e senza dubbio frutto dell'accordo con il Maligno. 

Quando arrivammo al carcere, Sir Lancillotto era già fuggito scavando una galleria che abbiamo seguito, che sbucava ad un imbarcadero dove rubammo un battello. Con questa imbarcazione abbiamo seguito il corso del fiume che costeggiava il castello.   

Su una riva trovammo Sir Lancillotto, fortuna che potemmo salvarlo prima di essere ucciso dagli sbirri di Morgana... 

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... Secondo quanto mi raccontò Sir Bors, nominarono Sir Galahad reggente di Sarras e la sua prima azione fu di trasportare il Santo Graal a protegere la città. 

Disgraziatamente la carovana che trasportava il Graal insieme ad un carico di risorse necessarie per fortificare la città, fu attaccata dai banditi del deserto. Molti valorosi cavalieri restarono a coprire i carri, mentre questi cominciarono una frenetica corsa verso la città, che stava per essere attaccata dai banditi. 

Minacciata continuamente dai saccheggiatori, la città di Sarras poco a poco si fortificò e vi fu eretto un altare dove proteggere la reliquia. Ciononostante il Santo Graal fu rubato da una malvagia regina vampiressa che lo bramava. 

Dio volle che oltre ai pericoli il deserto celasse numerosi tesori che furono molto utili nella battaglia contro l'esercito della malvagia regina vampiressa e dopo una lunga guerra recuperarono il Santo Graal. In ogni caso il ritorno fu tortuoso dato che avvenne per terra, perchè nessun capitano accettò di tenere nella stiva una reliquia così preziosa, temendo che una tempesta potesse distruggere la nave. Ringrazio Nostro Signore Gesu Cristo che le fila cristiane potevano contare su abili costruttori.

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... La regina Ginevra stava per essere divorata dalle fiamme quando sir Lancillotto assediò la città di Camelot. Simulando un attacco diretto demolì i ponti più vicini per proteggersi dall'uscita dei difensori, dato che il suo esercito in realtà era minuscolo. Una volta isolata la città potè catturare gli edifici necessari a costruire macchinari da assedio per castigare le mura di Camelot e utilizzò i servigi di uno specialista nell'inganno e nel travestimento, che potè introdursi nella città. La spia usufruì dell'aiuto di un commerciante saraceno che esercitava nel mercato della città. Dovettero fare attenzione e avanzare attraverso le vie meno frequentate, dato che molti inquisitori pattugliavano le vie. Dovettero fare un lungo percorso e arrivarono quasi al momento dell'esecuzione. 

In un atto di coraggio la spia si rivelò e liberò dai legami la regina Ginevra che potè nascondersi grazie al commerciante. Insieme, fuggirono attraverso la porta Nord della città. 

(.)

... quando Artù fu informato sugli ultimi avvenimenti e di come Sir Mordred aveva usurpato la corona, partì immediatamente per recuperare il trono. 

Nella prima occasione si confrontarono con le forze di Sir Mordred, Sir Gawain fu ferito gravemente. Sentendo vicina la sua morte, Sir Gawain chiese il perdono di Artù per averlo esortato ad andare all'inseguimento di Sir Lancillotto, facendogli così abbandonare il suo popolo al suo destino. Nel suo pentimento Sir Gawain scrisse una lettera a Sir Lancillotto pregandolo di prestare il suo appoggio a Re Artù nello scontro con Sir Mordred e i suoi traditori. 

Nella prima occasione si confrontarono con le forze di Sir Mordred, Sir Gawain fu ferito gravemente. Sentendo vicina la sua morte, Sir Gawain chiese il perdono di Artù per averlo esortato ad andare all'inseguimento di Sir Lancillotto, facendogli così abbandonare il suo popolo al suo destino. Nel suo pentimento Sir Gawain scrisse una lettera a Sir Lancillotto pregandolo di prestare il suo appoggio a Re Artù nello scontro con Sir Mordred e i suoi traditori.  

Si incontreranno domani, nella pianura di Salisbury. 

Qui finisce il libro.


 

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